top of page

MAL DI SCHIENA Step-by-Step - Continuiamo a scoprire le tecniche dolci

Eccoci all'appuntamento del venerdì dove dedichiamo un po di tempo al benessere della nostra colonna vertebrale. Oggi continuiamo ad approfondire le varie tecniche dolci per la colonna che possono esserci di aiuto.

Una delle lamentele più comuni tra chi soffre di mal di schiena è la recidività del dolore. Infatti, nemmeno il miglior osteopata o fisioterapista può fare miracoli esclusivamente attraverso le manipolazioni. Quindi, ci deve essere un lavoro di squadra tra l’operatore e il malato che non può rimanere passivo, ma deve impegnarsi per cambiare abitudini scorrette che gli hanno provocato il disturbo. Anche in questo caso emerge la bravura del professionista a cui ci si affida che, oltre a trattare la schiena, deve anche studiare un piano per modificare lo stile di vita del suo assistito, in modo tale da evitare che il problema si ripresenti dopo un paio di settimane. Questa strategia deve essere completa e personalizzata (non esiste una ricetta universale) e deve toccare tutte le sfere della vita considerando l’alimentazione, il modo in cui si respira, si mastica, si dorme, si cammina, si sta seduti, se si è tristi e, perfino, le scarpe che si indossano.

LA FISIOTERAPIA

Di solito è il fisiatra o il medico di base che indirizza la persona al fisioterapista: questa è la figura adatta per curare qualsiasi tipo di mal di schiena, a eccezione dei casi con sintomi neurologici (come per esempio insensibilità agli arti) che è meglio sottoporre a un ortopedico. Il fisioterapista può lavorare con strumenti diversi, a seconda dei casi e della diagnosi iniziale: si può servire, quindi della diagnosi iniziale: per questo le prime due o tre sedute servono al fisioterapista per formulare una prima ipotesi diagnostica. Se necessario poi, si può modificare la strategia, in modo tale da avere risultati significativi entro il sesto incontro.

Le tecniche strumentali

Sono trattamenti che combattono il dolore, ma che non sono efficaci in caso di cervicalgia o lombalgia. Il loro effetto è molto soggettivo e può variare da persona a persona. Vengono effettuati con macchinari diversi, ma i più utilizzati sono quelli per la ionoforesi e la Tens terapia, ai quali si aggiunge quello per l’ipertermia.

LA IONOFORESI

Si applicano alcuni elettrodi sulla cute attraverso i quali passa una corrente continua, allo scopo di facilitare l’assorbimento dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici precedentemente applicati sulla pelle. Questa tecnica non è dolorosa e, di solito, si consigliano circa 6-10 sedute di 20-30 minuti ciascuna.

LA TENS

La Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation (detta Tens) è la tecnica di elettroterapia più utilizzata in fisioterapia per alleviare i dolori. Attraverso appositi elettrodi vengono applicate correnti alternate nei punti in cui il fastidio è più acuto in modo tale da interferire sui trasmettitori del dolore. Così vengono neutralizzati gli impulsi dolorosi e, allo stesso tempo, viene stimolata la produzione di beta-endorfine, le molecole che cooperano alla scomparsa del dolore. A seconda del tipo di fastidio riportato (acuto, saltuario o cronico), vengono applicate onde a diversa frequenza e di differente durata, che provocano soltanto un formicolio leggero. Di solito, si fanno cicli di 6-10 sedute della durata di 15 minuti l’una.

L’IPERTERMIA

È una tecnica utile in caso di contratture e dolori muscolari e funziona sfruttando le onde elettromagnetiche a intensità variabile, che producono calore. Quest’ultimo ha un effetto antinfiammatorio e antidolorifico, riducendo la rigidità articolare. Di solito, si fanno cicli di una decina di sedute della durata di 30 minuti ciascuna.

Gli esercizi terapeutici

Da non confondere con la ginnastica posturale, si tratta di una serie di esercizi che il fisioterapista insegna alla persona per cercare di evitare, prevenire o limitare nuovi episodi di mal di schiena, ma anche per gestire nel modo giusto le fasi acute. Bastano poche sedute infatti per imparare quali sono i movimenti sbagliati e come correggerli, piccoli accorgimenti davvero utili per migliorare la lombalgia, soprattutto se è cronica. Una “terapia cognitiva” per migliorare la propria qualità di vita.

CHE COSA FARE SE…

…si sta molte ore davanti al pc

Una delle cause più frequenti di lombalgia e cervicalgia è l’abitudine a stare molte ore seduti al computer. Basterebbe puntare la sveglia del cellulare ogni 45 minuti per aiutare la schiena. Infatti, quando l’allarme squilla bisogna alzarsi, fare due passi, distogliere lo sguardo dal monitor alzandolo verso l’orizzonte e muovere le braccia in alto. E per eseguire questo esercizio basta un minuto.

… si sollevano pesi

Le persone che per lavoro trascorrono la giornata ad alzare e spostare qualsiasi peso, dovrebbero sapere come abbassarsi, alzarsi e afferrare i carichi. Alcune aziende si occupano di formare i propri dipendenti facendo brevi corsi che hanno l’obiettivo di mobilizzare la schiena nel modo migliore. Se non si ha questa possibilità è bene rivolgersi a un fisioterapista.

C’E’ ANCHE L’APPROCCIO OLISTICO

Oltre al fisioterapista ci sono diverse figure che, attraverso tecniche diverse, possono agire per migliorare la postura, sciogliere le contratture e riequilibrare la colonna. Si tratta di operatori che normalmente hanno un approccio olistico, cioè che considerano la persona nella sua totalità e che quindi tengono conto sia di fattori fisici sia psichici. Non ci sono tecniche più o meno valide: quindi, una volta che si hanno gli strumenti per individuare un professionista serio e si conoscono le cause del mal di schiena, ognuno può scegliere in base alle proprie preferenze personali la tecnica che trova più adatta a sé.

Vi do alla appuntamento alla prossima settimana alla scoperta del Rolfing, la Massoterapia, il metodo Alexander e tante altre tecniche.

Post in evidenza

Post recenti

Archivio

Cerca per tag

Seguici

  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page