MAL DI SCHIENA QUANDO LA NEUROCHIRURGIA VERTEBRALE RISOLVE IL PROBLEMA
MAL DI SCHIENA QUANDO LA NEUROCHIRURGIA VERTEBRALE RISOLVE IL PROBLEMA -
Ernia del disco, spondololistesi, stenosi: Queste sono solo alcune delle patologie che causano il mal di schiena e che possono beneficiare da un intervento di neurochirurgia vertebrale mini-invasiva
Il mal di schiena è un disturbo che influisce negativamente sulla qualità della vita, ed è considerato il disturbo principale per cui si richiede una visita.
Talvolta se ne soffre sporadicamente, altre volte il dolore può essere più acuto e ricorrente. Molto spesso il mal di schiena è causata dall'avanzare dell'età che può portare alla degenerazione del disco e, quando il dolore persiste in modo continuativo e sono presenti anche problemi neurologici, allora può essere necessario ricorrere a un intervento di neurochirurgia vertebrale per mettere fine al mal di schiena.
Oggigiorno il neurochirurgo interviene con tecniche mini-invasive, ma non sempre è subito necessario ricorrere ad un intervento di neurochirurgia vertebrale. Vi sono casi per i quali la neurochirurgia mini-invasiva rappresenta la soluzione da adottare e a volte, invece, è opportuno ricorrere ad altre opzioni terapeutiche.
Mal di schiena, la neurochirurgia mini-invasiva può risolvere il mal di schiena?
Per individuare l’opzione terapeutica più adatta è anzitutto importante riconoscere la fonte che causa il mal di schiena. Chi soffre di discopatie ed ernie discali, normalmente sono i pazienti più giovani, dai 20 ai 40 anni.
In questi casi la neuromicrochirurgia rappresenta la procedura d’elezione, e la mininvasività dell'intervento consiste non tanto nella ridotta dimensione dei tagli, quanto piuttosto nella ridotta porzione di tessuto osseo e legamentoso su cui il neurochirurgo vertebrale interviene. Quando possibile, quest’opzione è da prediligere rispetto alla chirurgia endoscopica, perché associata a minori danni neurali e, quindi, a una riduzione del dolore post-operatorio.
Diverso è il caso delle artrodesi, come necessario nelle spondilolistesi. I pazienti con queste patologie sono le persone con almeno 65-70 anni di età, e in casi selezionati è possibile intervenire con decompressione associata a fissazione strumentata. Si tratta di un intervento di neurochirurgia vertebrale che punta a ottenere la stabilizzazione della colonna vertebrale ed eventualmente la decompressione delle strutture nervose.
Per ottenere questi risultati si può ricorrere all’inserimento percutaneo di dispositivi di ultima generazione che vengono utilizzati per ristabilire il corretto riallineamento delle vertebre interessate. L’intervento è guidato dalla tac intraoperatoria che aiuta il neurochirurgo vertebrale come una sorta di “Gps”.
MAL DI SCHIENA E SE IL DOLORE È CAUSATO DA UNA FRATTURA VERTEBRALE - I TRATTAMENTI
Soluzioni ancora diverse sono richieste per i mal di schiena causati da fratture; a seconda della gravità della frattura, lo specialista indicherà un approccio di tipo conservativo, suggerendo l’utilizzo di bustini o collari, oppure un trattamento di neurochirurgia vertebrale mininvasivo, associato a fissazione strumentata.
Per sintetizzare, non sempre la neurochirurgia mininvasiva rappresenta l’opzione più adatta, il neurochirurgo sceglierà la soluzione migliore per ogni paziente.
MAL DI SCHIENA E LA NEUROCHIRURGIA VERTEBRALE . LA MICROCHIRURGIA
La microchirurgia, consente una migliore visione del campo operatorio, e quindi una maggiore precisione da parte del chirurgo. Quando parliamo di microchirurgia dobbiamo comunque pensare a un campo di lavoro molto molto piccolo e quindi questi interventi devono essere eseguite da un neurochirurgo con una vasta esperienza alle spalle.
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