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STENOSI LOMBARE E SCIATALGIE, SPONDILOLISTESI , DISORDINI DEGENERATIVI DEI DISCHI INTERVERTEBRALI

VISITE SPECIALISTICHE NEUROCHIRURGIA VERTEBRALE ROMA, MILANO, BITONTO.


La stenosi lombare può essere una causa comune di patologie quali sciatalgie, spondilolistesi ovvero lo slittamento delle vertebre, degenerazione dei dischi. Attenzione anche al sovrappeso e a non sforzare eccessivamente la schiena. A Bitonto giovedì 23/02/2023.






STENOSI LOMBARE QUALI SONO LE PATOLOGIE ASSOCIATE


La stenosi, o restringimento, lombare è una patologia caratterizzata da una riduzione dei diametri del canale spinale e dei forami di uscita delle radici nervose. Tale condizione anatomica, che ha sicuramente una base costituzionale, determina un conflitto tra il “contenitore” (la colonna vertebrale) ed il “contenuto” (le radici nervose lombari). La sintomatologia caratteristica è un dolore irradiato agli arti inferiori, talvolta associato a formicolii e debolezza che compare e peggiora durante la camminata, tanto da costringere il paziente ad interromperla di frequente (sindrome delle vetrine).



STENOSI LOMBARE LE CAUSE E I SINTOMI

La stenosi lombare è una causa comune di sciatalgia nei pazienti di mezza età e negli anziani, nei quali, per certi versi, il processo può essere considerato quasi fisiologico: le dimensioni e la forma del canale vertebrale, infatti, tendono a subire alcune variazioni con l'età. Questi cambiamenti risultano più accentuati nelle persone che svolgono lavori che sottopongono la schiena a sforzi eccessivi e sono in sovrappeso.

Le cause più comuni di stenosi lombare acquisita sono l'osteoartrosi, i disordini degenerativi del disco e la spondilolistesi (ossia una vertebra scivola in avanti rispetto a quella sottostante), con compressione della cauda equina.

Ulteriori malattie della colonna che predispongono al restringimento del canale vertebrale comprendono l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante e la scoliosi del rachide lombare.


La stenosi lombare provoca dolore alla schiena localizzato, in particolar modo, a livello del restringimento e sintomi dovuti alla compressione di una o più radici nervose, tra cui formicolio e/o intorpidimento e perdita di forza degli arti inferiori e riduzione dei riflessi lungo il decorso del segmento interessato.

I pazienti possono avvertire anche un dolore che si irradia dal tratto lombare ai glutei, alle parte posteriore delle cosce o ai polpacci durante la deambulazione, nel salire le scale o, semplicemente, stando in piedi. La stenosi vertebrale lombare è alleviata tipicamente quando si flette il busto in avanti o ci si siede (sebbene le parestesie possano essere costanti).


STENOSI LOMBARE - LA DIAGNOSI

Per quanto riguarda la diagnosi, la stenosi lombare si sospetta in base a sintomi caratteristici. Se sono presenti deficit neurologici, devono essere eseguiti studi di diagnostica per immagini e test neurofisiologici per confermare la presenza e il grado di coinvolgimento della radice spinale. Le anomalie strutturali sono diagnosticate con maggior accuratezza attraverso la tomografia assiale computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica nucleare (RMN).





STENOSI LOMBARE - TRATTAMENTI E LA CHIRURGIA VERTEBRALE MININVSIVA

La stenosi vertebrale può essere trattata temporaneamente con farmaci antidolorifici ed antinfiammatori, iniezioni di corticosteroidi, riposo e fisioterapia. Nei casi più avanzati, invece, è necessario un intervento chirurgico che prevede la “decompressione” del canale mediante l'asportazione prestabilita di porzioni di vertebre, di legamenti e/o dischi protrusi, per restituire alle strutture in esso contenute lo spazio adeguato ed alleviare sintomi come formicolio e debolezza. La procedura viene completata con la stabilizzazione del rachide, utilizzando innesti ossei, piastre metalliche e viti, per creare un legame tra due o più vertebre adiacenti.

In alternativa, è possibile ricorrere ad un impianto fisso (detto “spaziatore interspinoso”) posizionato con un intervento chirurgico minimamente invasivo. Questo dispositivo mantiene aperto lo spazio tra i processi spinosi, quindi i nervi spinali che fuoriescono dalla colonna non vengono compressi e non causano dolore.




Il trattamento prevede l’allargamento e il ripristino della forma migliore dei forami vertebrali da cui passano le radici nervose. L’obiettivo è ottenere la libertà di movimento dei nervi all’interno della colonna con la cessazione del dolore. Per ottenere questo risultato col minor traumatismo chirurgico possibile, si utilizza il microscopio operatorio e una strumentazione molto delicata. Questo consente il minore stress biologico possibile e accorcia decisamente i tempi di recupero.




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