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Una paziente affetta da grave mielopatia cervicale, che l'aveva costretta alla sedia a rotelle, è tornata a camminare già dalla mattina successiva a un intervento di corpectomia cervicale anteriore.

Una paziente affetta da grave mielopatia cervicale, che l'aveva costretta alla sedia a rotelle, è tornata a camminare già dalla mattina successiva a un intervento di corpectomia cervicale anteriore. Questa straordinaria ripresa è stata possibile grazie alla combinazione di una tecnica neurochirurgica mininvasiva eseguita da un neurochirurgo di eccezionale competenza e le risorse tecnologiche in strutture all'avanguardia a Roma e Cotignola. Un risultato che dimostra come la giusta indicazione e un trattamento altamente specializzato possano cambiare radicalmente la vita di un paziente.

In questo caso, la paziente presentava una condizione critica, caratterizzata da paraplegia, ed era costretta a muoversi su una sedia a rotelle. L'intervento è stato eseguito con una tecnica mininvasiva che prevede una piccola incisione sulla superficie anterolaterale del collo, una scelta che richiede un'elevatissima precisione e abilità da parte del neurochirurgo.

La corpectomia cervicale anteriore è un'operazione che non tutti i neurochirurghi sono in grado di eseguire con successo, a causa della sua complessità tecnica. Questa procedura consiste nella rimozione di una parte o dell'intero corpo vertebrale per decomprimere il midollo spinale e le radici nervose, alleviando così la pressione causata dalla patologia degenerativa. La difficoltà risiede non solo nella precisione necessaria per rimuovere il tessuto osseo senza danneggiare le delicate strutture nervose circostanti, ma anche nella gestione delle complicanze potenziali, come il rischio di lesioni vascolari e nervose.





Caso: intervento di corpectomia cervicale anteriore in paziente con grave mielopatia da compressione osteoartrosica (paziente paraparetica). Procedura chirurgica di elevatissima difficoltà tecnica anche in tale caso condotta con tecnica mininvasiva (piccola incisione sulla superficie anteraterale del collo). La paziente che era giunta in carrozzina incredibilmente è ‘ tornata a camminare sin dalla mattina successiva all’intervento. Anche sé questa non è la regola dimostra però che la corretta indicazione e la tecnica adeguata sono in grado di ottenere un risultato all’apparenza incredibile e insperato da parte del paziente



La bravura del neurochirurgo, in questo caso, è stata determinante per il successo dell'intervento. Grazie alla sua esperienza e alla sua abilità nel maneggiare tecniche chirurgiche avanzate, è riuscito a eseguire l'intervento con un'accuratezza straordinaria. Nonostante la complessità dell'operazione, l'uso di una tecnica mininvasiva ha permesso di ridurre il trauma chirurgico e di accelerare il recupero della paziente.


Il risultato è stato sorprendente: la paziente, che era giunta in ospedale in condizioni critiche, è riuscita a tornare a camminare già dalla mattina successiva all'intervento.

Sebbene questo esito straordinario non sia la norma, dimostra chiaramente come la corretta indicazione chirurgica e l'adozione di una tecnica adeguata possano portare a risultati apparentemente incredibili e insperati.

Questo caso mette in luce l'importanza della competenza e dell'esperienza del neurochirurgo, che è stato in grado di trasformare una situazione disperata in un incredibile successo clinico. Grazie a questo intervento, la paziente ha riacquistato una qualità di vita che sembrava perduta, un traguardo raggiunto solo grazie all'elevato livello di professionalità e precisione del chirurgo





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